Articolo di Simona Zazzetta tratto da farmacista33.it

Dimostrare al giudice la correttezza dell’operato della commissione siciliana, attraverso l’analisi già in parte conclusa dell’operato di tutte le commissioni nel territorio italiano e diffida e messa in mora dell’Amministrazione per non aver chiamato i vincitori per l’interpello. Queste le due linee, una di natura giudiziale l’altra stragiudiziale, che saranno seguite dai legali incaricati da un gruppo di farmacisti vincitori del concorso straordinario regionale per l’apertura di 222 nuove farmacie in Sicilia recentemente bloccato da una sospensiva del Tar di Palermo. Lo conferma Giuseppe Augello, coordinatore dei vincitori del concorso in Sicilia che si sono visti sospendere la procedura ormai prossima all’interpello per un’ordinanza con cui, 28 Maggio 2015, il tribunale ha accolto un ricorso che contesta i criteri di valutazione dei titoli e quindi dei punteggi per il posizionamento in graduatoria, in attesa di discuterlo a dicembre. «La commissione siciliana ha operato in modo impeccabile e meticoloso» sostiene Augello «e ha evitato quanto invece è accaduto in altre regioni come in Emilia Romagna dove ci sono 70 farmacisti idonei che si trovano ex aequo nella stessa posizione. Se il Tar darà ragione ai ricorrenti si azzererà tutto il lavoro fatto finora». Conseguenza confermata anche dall’avvocato Francesco Leone, che insieme ad altri due avvocati darà assistenza legale ai farmacisti vincitori: «A seguito della fase cautelare, il Tar sarà chiamato a valutare nel merito, in maniera più approfondita, i criteri adottati dalla Commissione giudicatrice, e dovrà stabilire se effettivamente quest’ultima abbia ecceduto i suoi poteri stabilendo criteri irrazionali ed antimeritocratici. Se così fosse tutti i punteggi dei vincitori saranno stravolti e la graduatoria ribaltata. Per tale ragione sarà necessario costituirci al fine di mostrare al giudice la correttezza dell’operato della commissione siciliana, attraverso l’analisi (già in parte conclusa) dell’operato di tutte le commissioni nel territorio italiano». Ma l’azione legale sarà anche di natura stragiudiziale: «Bisogna sollecitare l’Amministrazione a completare il quadro delle sedi nei vari comuni» spiega l’avvocato «e l’intenzione è di presentare una diffida al fine di richiedere ai Comuni e alla Regione la definitiva e rapida individuazione delle zone destinate alla apertura delle nuove strutture farmaceutiche, tra le quali Messina. All’Assessorato chiederemo di porre in essere le attività necessarie al completamento del concorso, compatibilmente con quanto è consentito fare nelle more della sospensione. Contestualmente il nostro studio presenterà una diffida e metterà in mora l’amministrazione per non aver chiamato i vincitori per l’interpello, nonostante la valutazione dei curricula degli aspiranti farmacisti si sia conclusa e sia stata stilata una prima parziale graduatoria di merito».