Articolo tratto da federfarma.it

La validità delle graduatorie regionali legate al concorso straordinario dovrebbe essere portata da due a quattro anni, a causa degli inconvenienti e dei ritardi che si stanno incontrando nell’espletamento delle procedure. E’ una delle istanze avanzate dalle Regioni nel pacchetto di emendamenti al decreto Milleproroghe approvato il 26 febbraio dalla Conferenza unificata. Le proposte arrivano fuori tempo massimo (il decreto è stato definitivamente convertito in legge lo stesso giorno in cui si è riunita la Conferenza) ma la richiesta sulla graduatorie merita comunque di essere letta, perché offre aggiornamenti dettagliati sullo stato di avanzamento del concorso.
A preoccupare le Regioni, in particolare, sembra essere la piattaforma del Ministero che avrebbe dovuto snellire e accelerare la parte burocratica del concorso. Come Filodiretto aveva già anticipato nelle settimane scorse, il portale non è ancora pronto per gestire la fase degli interpelli e delle assegnazioni: ad alcune Federfarma regionali era stato assicurato che la piattaforma sarebbe diventata operativa per la metà di marzo; ora invece le Regioni parlano di fine mese, «sempre che tutte abbiano provveduto a sottoscrivere il contratto per le funzionalità aggiuntive». Risultato, le amministrazioni che hanno già pubblicato la graduatoria – e hanno superato il termine dei 60 giorni per eventuali ricorsi al Tar – «sono bloccate con le procedure di assegnazione». Tempo sprecato che non ci si può permettere, perché lo scorrimento dovrà consentire l’attribuzione anche delle sedi rese vacanti dalle scelte degli stessi candidati «e detta procedura richiede tempo». I due anni di validità per le graduatorie del concorso straordinario, dunque, «sono oggettivamente pochi» e andrebbero portati almeno a quattro. La diligenza del Milleproroghe è già passata, ma non è detto che le Regioni non intendano riprovarci con qualche altro disegno di legge.