Concorso straordinario Friuli-Venezia Giulia,

l’esito dei ricorsi potrebbe arrivare entro febbraio

Articolo tratto da farmaciavirtuale.it

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Piccolo, l’esito dei 4 ricorsi al Tar relativi al concorso straordinario Friuli-Venezia Giulia potrebbe arrivare entro la fine di febbraio 2016.

Le sentenze relative ai quattro ricorsi che sono stati presentati nei confronti delle decisioni assunte dal Friuli Venezia-Giulia in merito alle assegnazioni di nuove sedi farmaceutiche dovrebbero arrivare entro la fine di febbraio 2016. A spiegarlo è il quotidiano di Trieste Il Piccolo, che ricorda come i contenziosi abbiano finora congelato l’assegnazione di 49 nuove farmacie.

«La partita – spiega il giornale – è stata avviata tre anni fa. A gennaio 2013 la direzione centrale Salute emanava infatti il bando di concorso straordinario regionale per la copertura di 49 sedi farmaceutiche disponibili per il privato esercizio: 3 a Trieste, 4 anche in provincia di Gorizia, altre 23 nell’udinese e 18 nel pordenonese». Quindi, nel marzo del 2013, «la giunta ha nominato i componenti della commissione esaminatrice chiamata a valutare la presentazione delle domande e, dopo un rallentamento delle operazioni a seguito della rinomina di uno dei componenti per motivi legati a una sua variazione di ruolo, nel luglio 2015 si è infine giunti alla definizione della graduatoria». Il problema è che «quella graduatoria, valida per due anni e dalla quale pescare in quell’arco del tempo in caso di sedi non accettate o non avviate nei termini previsti, è stata contestata da più parti, tanto che la fase dell’interpello è stata sospesa in attesa della discussione dei ricorsi da parte del tribunale amministrativo regionale del Friuli».

In particolare, tali ricorsi vertono da un lato in merito all’iniziale «individuazione delle sedi, con ricorsi contro comuni e aziende per i servizi sanitari», dall’altro si concentrano «sulla valutazione dei titoli: materiale, a detta di esperti e professionisti del settore, di difficile stima». D’altra parte, come noto l’apertura di nuovi esercizi è stata contestata da più parti: la stessa Federfarma, ricorda Il Piccolo, «tre anni fa spiegò che “nelle zone in cui verranno aperte le nuove farmacie secondo il nostro punto di vista non c’è alcuna carenza. Perché le farmacie, anzi, sono già in sofferenza e nuove aperture peggiorano ulteriormente la situazione”».