Filerà rapido come promesso il concorso straordinario per soli titoli che dovrà assegnare le farmacie nate dal decreto liberalizzazioni. Provvederanno informatica e telematica, che per la prima volta forniranno un sostanzioso contributo all’espletamento delle procedure concorsuali. Questa almeno è l’indicazione che arriva dalle Regioni, al lavoro per mettere in piedi la piattaforma che farà da impalcatura alla selezione. Mancano ancora parecchi dettagli, ma dalle anticipazioni che circolano la gestione del concorso dovrebbe avvenire attraverso un portale web unico per tutto il territorio nazionale: i partecipanti si collegano via Internet per trasmettere le domande (indicando le Regioni nelle quali concorrono, al massimo due), le commissioni regionali esaminano e verificano i titoli e poi ripassano dal portale per ufficializzare risultati e graduatorie.
Si vedrà. Intanto rimangono avvolti nell’incertezza i destini del ddl integrativo con le correzioni all’articolo 11 del decreto liberalizzazioni (tra le quali la rimozione del tetto dei 40 anni per la partecipazione associata). Alcune fonti danno per probabile che il testo finisca nel “decretone” sulla Sanità all’esame del Consiglio dei ministri la prossima settimana: si tratta di un contenitore dove troveranno posto la riforma della libera professione intramoenia (per i medici del Ssn) e alcune misure sulla responsabilità professionale (per il contenzioso medico-legale), un treno ad alta velocità sul quale verrebbe fatto “saltare” il ddl integrativo in modo da farlo diventare legge in tempi brevissimi e dare così modo alle Regioni di emanare i bandi a poca distanza. Al momento confermate anche le altre disposizioni del ddl, dall’abolizione dei 200 metri al rinvio della norma sulla direzione della farmacia a 65 anni.