Alla scadenza dei sei anni di efficacia delle graduatorie dei concorsi straordinari

La scadenza dei sei anni è abbastanza vicina per alcune regioni, come Puglia, Veneto e Friuli e vi chiedo cortesemente se si può pensare che le farmacie non assegnate vengano rapidamente messe a concorso ordinario.
Seguo sempre con molto interesse i v s studi e recensioni e mi complimento per la vs attenzione e professionalità.

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Premesso che, dopo la scadenza dei sei anni, la procedura concorsuale continuerà sia pure ai soli fini dell’assegnazione delle sedi incluse nell’ultimo interpello immediatamente precedente la scadenza del periodo, è chiaro che la fase di individuazione di tutte quelle rimaste inoptate e/o inassegnate e/o non aperte nei sei mesi previsti dai bandi potrà essere perfezionata soltanto al completamento di tutti gli step avviati fino ad allora, e pertanto è ragionevole credere che i concorsi ordinari non potranno essere indetti troppo “rapidamente”.

Anzi, temiamo, tutt’altro.

D’altronde è difficile configurare l’indizione in un prossimo futuro di numerosi e successivi concorsi ordinari che abbiano ad oggetto le sedi volta a volta risultate non assegnate e quindi nel concreto si riveleranno necessari tempi ragionevoli perché le amministrazioni regionali possano fare la conta delle sedi definitivamente “superstiti”.

Per di più, e non sarebbe certo la prima volta, le Regioni potranno muoversi [anche su questi aspetti] diversamente tra loro, anche perché, come noto, non c’è ancora evidentemente nessun precedente al riguardo in sede amministrativa e men che meno, è ovvio, in quella giurisdizionale.

Vale la pena in ogni caso sottolineare che almeno sulla carta l’assegnazione delle sedi risultate definitivamente inassegnate nei concorsi straordinari dovranno – in via prioritaria e quindi in prima battuta – essere offerte ai farmacisti risultati idonei nelle graduatorie ad efficacia quadriennale e non ancora assegnatari di sedi farmaceutiche, e tuttavia in questo momento [se non ci è sfuggito qualcosa] non dovrebbe essercene in vigore nessuna, essendo decorso il quadriennio anche per la graduatoria campana del 2016.
Come accennato, però, questa è una vicenda che in realtà – per le sue caratteristiche di assoluta novità – è ancora tutta da scrivere.

Articolo di Gustavo Bacigalupo
STUDIO ASSOCIATO BACIGALUPO – LUCIDI

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