Sardegna, farmacisti in marcia per assegnazione nuove sedi

Articolo tratto da federfarma.it

Idonei sì ma solo sulla carta e senza una farmacia in cui esercitare. E’ questo lo strano caso denunciato dal “Comitato Idonei Concorso Farmacie” in Sardegna, che venerdì scenderà in piazza, marciando contro la Regione Sardegna.

La colpa dell’Ente è quella di non aver assegnato un esercizio ai professionisti assegnatari da ben sei anni. A dover rispondere in merito all’attuazione dell’iter per l’assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche nell’isola è l’assessore Luigi Arru. Ad oggi si tratta di farmacie fantasma, attacca il Comitato visto che dal momento del concorso, gli idonei inseriti in graduatoria, hanno dovuto seguire un processo di assegnazione lungo e complesso che non ancora avuto una svolta. “Sei anni di attesa senza mai ricevere dalla Regione il via libera per l’apertura dell’attività”.

Ecco perché ora il comitato si aspetta che da questa manifestazione nasca una seria collaborazione con l’assessore. “Tanti anni di aspettative disattese hanno causato la perdita del lavoro per molti di noi che già operavano come dipendenti e per altri l’impossibilità di reinserimento, nell’attesa vana delle agognate assegnazioni”, affermano i portavoce del coordinamento, Valentina AtzeniMonica Meloni e Luciano Frassetto. Il concorso è stato bandito nel 2013.

Una prima graduatoria provvisoria, con i nomi degli idonei, è stata pubblicata sul Buras nel luglio 2015. Tuttavia per quella definitiva si è dovuto attendere il 2017. “Ritardi estremi e inspiegabili, sempre affiancati da giustificazioni poco convincenti”, sostengono i farmacisti.

Secondo i rappresentanti del coordinamento, il mancato rispetto dei tempi stabiliti dal decreto da parte della Regione è stata la principale causa del ricorso presentato dai farmacisti rurali per rivendicare una maggiorazione del loro punteggio, con conseguenti ulteriori rallentamenti della procedura e un aumento per tutti delle spese sostenute. La parola fine sulla discussione punteggi è arrivata il 31 gennaio 2018, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Ddl Lorenzin. Risultato: nessuno. In Sardegna è ancora tutto bloccato, benché non sia mai stata data sospensiva, né dal Tar né dal Consiglio di Stato.